"A TAVOLA CON GLI CHEF"
Con queste parole Antonella si descrive. Mi ha colpito subito questa frase che ha voluto in calce ad una brochure del ristorante La Maschera di Avellino, che l'ha tenuta a battesimo.
Mi ha colpito perché lucidamente si ritrae come pochi.
Antonella è passionale, lunatica, acrobatica nei pensieri e nel lavoro. Non mette reti tra sé e il resto del mondo, lei assorbe e lei dona, non trattiene niente per sé. Atteggiamento che si ritrova nella sua cucina ricca, in cui confluisce l'orto di stagione irpino assieme ai formaggi e alla carne.
Non sempre la vita si rivela a noi chiaramente, non subito per lo meno. E la storia di Antonella ne è l'esempio lampante. Organizzava matrimoni, e la immagino trotterellare a cercare i giusti colori, le location, l'atmosfera adatta. Finisce in cucina, a La Maschera, quasi costretta dai fatti.
Da quella sera non vi è più uscita, metaforicamente... ovvio!
Così ha recuperato nella memoria gli straordinari ricordi di sua nonna che in cucina le regalava odori e sapori mai dimenticati e ha cominciato a mettere in pratica un bagaglio che, probabilmente, non credeva nemmeno di avere. Ecco da dove viene quella base forte di tradizione che si ritrova nei suoi piatti e nella scelta dei prodotti, a cui però non fa mancare un approccio creativo, eclettico, volto a rivisitare con estro i classici.
Era il 2006 e da allora la "cheriffa", come amo chiamarla, ha collezionato esperienze e soddisfazioni.
Il suo talento l'ha resa finalista come Miglior Chef Emergente della Campania per l'anno 2007 a Vitigno Italia, l'ha condotta al riconoscimento di Migliore Chef Donna Emergente del Sud Italia ed infine alla vittoria del Premio Buona Cucina Italiana del Touring Club Italiano per il Sud Italia e le Isole.
Rassicurante e saporita, la sua cucina è senza dubbio di territorio, ritroviamo i prodotti tipici più importanti e il suo spropositato amore per i formaggi... sono quasi ovunque!
E' poi molto femminile il suo amore per le zuppe e le vellutate che trovano grande trionfo in un piatto che la contraddistingue e che anche lei ama eleggere a simbolo della sua cucina: la Zuppa di Cipolla Ramata di Montoro con Caciocavallo Podolico e Pecorino Bagnolese! Una vera e propria festa di sapori forti, o la ami o la odi!
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